Pistoia Blues
Jono, Scott Rednor, Edoardo Bennato a Pavia
Con Edoardo Bennato a Santa Fe
"Delle decine di musicisti americani che ho portato in Sardegna negli anni, per me Jono Manson rappresenta la Serie A: dote rara, assistendo ai suoi concerti si ha l'impressione di sentire, uno dopo l'altro, dei grandi classici della canzone, sempre conditi da un senso dell'umorismo e dello show fuori dal comune. E poi quella voce, e quel suono di chitarra, davvero imprescindibile nel sound di questo tesoro nascosto della musica Americana."
- Gianluca Dessi'
"Manson scrive canzoni coi fiocchi, muovendosi sulle mezze tinte dell'americana con gusto sopraffino."
- Antonio Gramentieri -Musica! (La Repubblica)
"Una coppia d'assi sul tavolo da poker non farebbe la gioia di nessuno, ma nel caso di questo 'Gamblers', la coppia costituita da Manson-Bonfanti vince la mano e porta a casa il Piatto! ... Suona maledettamente bene." Gabriele Guerra (Backstreets)
"Se non fosse stato per Jono Manson non sarebbero esistiti i Blues Traveler, Spin Doctors e la scena jam newyorkese: neppure Joan Osborne avrebbe mai debuttato. Me lo sono sentito dire qualche decina di volte questo ritornello, e non da Jono, ma da diversi musicisti: la Osborne e John Popper in primis, quando li ho intervistati tempo fa. Jono che da tempo vive a Santa Fe, è un ragazzo simpatico dotato di una voce profonda che lo avvicina molto a quella di John Hiatt...Manson non è uno qualunque, la sua musica è meditata e profonda." - Paolo Carù (Buscadero)
"...Ciò nonostante, quante volte abbiamo sbarrato gli occhi davanti a liste di guest stars per chiederci poi: “è tutto qui? Non è il caso di Silver Moon, che senza clamori, particolari rivelazioni sulle qualità dell’autore che già conoscevano o chissà quali originali soluzioni, offre tredici episodi che sono un piccolo vademecum al suono Americana come andrebbe sempre inteso, crocevia di stimoli dal grande fiume della tradizione, che Manson maneggia con padronanza assoluta e facilità di scrittura. In Silver Moon svicola fra ballate country soul, radici blues e folk, sferzate rock, melodie che tengono sempre presente un’idea di immediatezza e semplicità, anche quando le canzoni servono “soltanto” a scaldare un poco l’anima e non a rompere le barriere." Fabio Cerbone - Roots Highway (05/03/2020)
Paolo Bonfanti, Jono, Stefano Barotti
“Jono è per noi , per me e Sandro , il “terzo “Gang. Il terzo Fratello. Per noi , averlo incontrato sulle Vie infinite dei Canti è stato e resta il “ bacio in fronte della Fortuna “. Con Jono è tornata la voglia di fare i dischi , di incidere le nostre canzoni. Una voglia che si era esaurita prima del suo incontro , un silenzio discografico che era durato per ben 14 anni !. Jono è stato capace di “resuscitarci” , di far tornare in noi quella passione e quel desiderio di fare dischi . . Non ho mai trovato in nessuno dei tanti musicisti e produttori vari , con i quali abbiamo suonato e collaborato in circa 40 anni della nostra carriera ( non me ne voglia nessuno , ma è cosi..) , uno come Jono. Uno con il quale avere in comune il feeling giusto, l’intesa perfetta, quel piacere comune nel costruire una Canzone. Non credo sia soltanto una questione di background condiviso, di amori musicali comuni ma di Zen ! Jono è un guru come produttore, ha delle doti rarissime e preziose come l’umiltà , il rispetto, la comprensione,la devozione . Direi che si tratta piu’ di Valori e Principi che non semplicemente di doti . Jono è un RE per questa sua attitudine a mettersi al servizio del Bene, del fare il Bene per il BENE. Tutto cio’ va aldila’ del semplice mestiere, lavoro, o professione. Jono è soprattutto e piu’ di Tutto una gran BELLA Persona. Ed io ringrazio tutti i giorni gli Dei del RocK’n’Roll per avermelo fatto incontrare sulla Mia Strada. Nella nostra storia oggi posso dire che c’è stato un tempo, quello prima , e un tempo dopo Jono Manson, colui che ha fatto la DIFFERENZA !“
- Marino Severini (Gang)
GANG - Prodotto da Jono Manson
Nato artisticamente a New York, Jono è un musicista giramondo.
Con una voce e uno stile musicale che devono al soul, al Blues e
"Americana", e al rock'n'roll più tradizionale, il musicista americano
ha da anni legato la propria carriera a doppio filo con l'Italia,
paese che da subito lo ha accolto artisticamente e nel quale ha
realizzato ben sette album per l'etichetta Club De Musique, e ancora
due per l'etichetta Appaloosa, oltre a molte produzioni di artisti
italiani curate in prima persona, compresi gli ultimi due dischi dei
mitici The Gang, e progetti con Stefano Barotti, Momo, Barnetti Bros.
Band (con Massimo Bubola, Andrea Parodi, Massimiliano Larocca),
Mandolin Bros, Beatrice Campisi, Marco Corrao, e altri.
In più Manson continua a fare diversi altri collaborazioni con artisti
italiani come il disco “Gamblers” , realizzato a quattro mani con il
chitarrista genovese Paolo Bonfanti e, di recente, sta collaborando
con Edoardo Bennato per un spettacolo teatrale che verrà presentato
anche fuori dell’Italia.
La sua avventura musicale lo ha portato in oltre trentacinque anni di carriera a suonare in tutto il mondo e a collaborare con artisti del calibro di Joan Osborne, Blues Traveler, Spin Doctors (nati dalla sua stessa
scena musicale), Brothers Keeper e Jason Crosby ma anche di leggende
come Bo Diddley, Dr. John, Steve Earle, Bruce Springsteen, Carol King
e Pete Seeger.
Dopo essere partito da New York e aver attraversato l'Italia, Jono
Manson vive da qualche anno a Santa Fe, In New Mexico, nelle terre
sacre degli indiani d'America. Ha avviato un bellissimo studio di registrazione in pienocentro della città, dove ospita artisti da tutto il mondo e dove ha prodotto, tra gli altri, artisti del calibro di John Popper, Jaime Michaels, Tao Rodriguez Seeger, Crystal Bowersox, la band pakistana The Sketches ed è stato premiato tre volte come "produttore dell'anno" alle prestigionese New Mexico Music Awards.
Mandolin' Bros Prodotto da Jono Manson
Beatrice Campisi - Prodotto da Jono Manson
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